📝 Le terme ABBANDONATE di Sclafani Bagni 📖 📸 🎥

Un luogo spettrale ma naturale, dove godere di pace e serenità in acqua calda e in mezzo alle rovine di un edificio in cui il tempo sembra essersi fermato.

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Dott. Gabriele Giacopino

9/11/20213 min leggere

Sclafani Bagni, piccolo centro in provincia di Palermo, custodisce tra le sue colline questo antico istituto termale ormai abbandonato, raggiungibile facilmente in auto grazie ad una stradina asfaltata che si insinua nel verde, anche se, paradossalmente, è altrettanto facile perdersi.

Google Maps, infatti, a volte suggerisce percorsi assurdi o conduce verso strade a senso unico quindi bisogna armarsi di pazienza e, magari, chiedere qualche indicazione alla gente del posto.

Non è raro, arrivando qui, imbattersi in qualche camper di viaggiatori stranieri che si fermano qualche giorno attratti dal fascino decadente e silenzioso di questo luogo fuori dal tempo.

Il vecchio istituto termale appare all’improvviso dopo una piccola salita che si può fare sia in auto che a piedi: davanti si apre un parcheggio e poco più in là l’edificio abbandonato con le sue finestre vuote e i muri segnati dal tempo, sembra quasi invitare a entrare per ascoltare le storie che ancora conserva tra le sue mura.

A fianco dell’istituto si trova la pozza di acqua “calda” che in realtà è tiepida, ma che regala comunque una sensazione di pace e sospensione dal mondo: il panorama intorno è quello tipico delle campagne siciliane, aspro e dolce insieme.

La storia di queste terme è fatta di tentativi e di sogni naufragati: l’istituto passò per diverse gestioni ma alla fine fu sempre lasciato andare, complici le frane e i fenomeni naturali che spesso rendono la zona isolata soprattutto nei mesi invernali, quando il rischio di restare tagliati fuori è reale.

Dopo tanti tentativi, il luogo fu abbandonato definitivamente e ancora oggi sembra che il tempo qui si sia fermato: esplorare questi spazi è come fare un viaggio indietro di almeno vent’anni, camminando tra le ombre e i silenzi di un passato che si ostina a rimanere presente.

Entrare all’interno di questo edificio è stato come compiere un viaggio nel tempo, attraversando una soglia invisibile dove ogni dettaglio sembra parlare di vite vissute e di storie ormai dimenticate. Appena varcata la porta si percepisce subito un’aria diversa, quasi pesante, e capisco perché alcuni sostengano che questo posto sia persino infestato: il silenzio che regna tra le mura, rotto solo dal suono dei miei passi, crea un’atmosfera surreale.

Girando per le stanze quasi vuote tra muri scrostati e finestre rotte che lasciano entrare una luce fredda e tagliente ho sentito addosso la sensazione di essere osservato da un passato che non vuole lasciarsi dimenticare.

Nel vecchio bar, gli oggetti rimasti “abbandonati a se stessi” raccontano di giorni lontani fatti di chiacchiere, risate e routine quotidiane, mi sono imbattuto in lavelli ancora integri, qualche divisa forse appartenuta a un dipendente e tanti oggetti d’uso comune lasciati lì come se, all’improvviso, tutti avessero dovuto abbandonare il luogo in fretta e furia, senza poter portare via nulla.

Purtroppo non si trovano più le acque termali all’interno della struttura e il cortile è ormai invaso dalle erbacce, ma la potenza evocativa di questi spazi rimane intatta.

È davvero impressionante percorrere quei lunghi corridoi interni ed esterni lasciando che l’immaginazione ricostruisca i tempi in cui le terme erano vive: quasi riesco a vedere persone rilassate tra le stanze, il personale che si affretta a soddisfare i bisogni dei clienti, le voci e i movimenti che ora sono solo ricordi.

L’esplorazione di Sclafani Bagni è stata per me un’esperienza mistica che consiglio vivamente a tutti gli appassionati di urbex e a chi cerca emozioni forti in luoghi dove il tempo sembra essersi fermato.

È uno di quei posti che ti rimane dentro, che ti lascia domande e suggestioni, sono certo che se dovessi tornare in zona non perderei l’occasione visitarlo ancora, ci sono luoghi che, anche se vuoti, continuano a raccontare la loro storia a chi ha voglia di ascoltarla.

Le Terme Abbandonate di Sclafani Bagni rappresentano una di quelle esperienze che sanno trasformare un semplice itinerario di viaggio in una vera avventura tra passato e mistero, mi sono davvero sentito un Ubex, un esploratore di luoghi dimenticati dal tempo, pronto a lasciarsi alle spalle la sicurezza delle strade battute per seguire la curiosità verso ciò che resta nascosto.

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