
📓 Malta e Gozo - dal 2019 al 2024 📖 📸 🎥
Malta è un’isola nel cuore del Mediterraneo situata a sud della Sicilia, ed è una meta che per un siciliano risulta estremamente comoda da raggiungere sia per la brevità del viaggio che per la frequenza e il basso costo dei collegamenti aerei e marittimi, tanto che sembra quasi una gita fuori porta più che un viaggio all’estero.
DIARIO DI VIAGGIO2019202020222024DIARIO 2019-2020DIARIO 2023-2024CONSIGLIATI
Dott. Gabriele Giacopino
8/1/20198 min leggere

Sicurezza/pulizia
★★★★
★★★★
★★★
★★★★★
★★★★★
Accoglienza/€
Attrazioni
Vita Diurna
Vita Notturna
Valutazione di Malta

Nonostante la vicinanza con l’Italia, Malta ha una sua identità ben definita e molto distante da quella italiana, fatta di influenze britanniche, arabeggianti e mediterranee che convivono in modo unico, anche se il clima ricorda molto quello della Sicilia, con estati lunghe, inverni miti e giornate soleggiate e ventilate.
È un’isola che offre tantissimo in uno spazio relativamente piccolo con una combinazione di casinò, locali notturni, spiagge, storia, cultura e scuole di lingua che la rendono una meta perfetta sia per chi cerca divertimento che per chi ha voglia di imparare qualcosa, motivo per cui ogni anno viene scelta da migliaia di turisti di tutte le età e da studenti provenienti da ogni parte del mondo.
Per me Malta ha rappresentato qualcosa di più perché è stato il mio primo viaggio in aereo fatto con la scuola durante un soggiorno studio, partito da Catania con un volo Air Malta che in appena trenta minuti ci ha portati su un’isola che, pur essendo così vicina, sembrava già un altro mondo per cultura, lingua e atmosfera.
Lo scopo del viaggio era quello di migliorare la lingua inglese e non è un caso che Malta sia tra le destinazioni più scelte dagli italiani per i soggiorni studio dal momento che è piena di scuole specializzate e l’inglese è parlato ovunque, accanto al maltese che è la lingua ufficiale e all’italiano che resta comunque molto diffuso sia per motivi storici che per la presenza costante di italiani sull’isola.
Il turismo qui è esploso negli anni Novanta e ha continuato a crescere senza sosta fino al 2020, quando la pandemia ha bloccato tutto, ma già nel giro di pochi anni Malta è riuscita a rialzarsi e a tornare una delle mete più attive e dinamiche del Mediterraneo.
Tra le cose da non perdere c’è sicuramente La Valletta che è la capitale dell’isola nonché un vero gioiello storico e architettonico, piena di musei, palazzi, chiese, bastioni e strade strette da cui si aprono scorci mozzafiato sul mare, dove si respira ancora l’eredità dei cavalieri e delle dominazioni straniere.
Sliema è invece la parte moderna, elegante, affacciata su un lunghissimo lungomare ricco di ristoranti, bar e locali con vista sul mare e durante l’estate diventa uno dei punti più frequentati anche per via dei numerosi boat party che partono proprio da lì e animano le serate dell’isola.
Se quello che cerchi è la vera vita notturna, allora St Julian’s è la zona dove devi andare perché lì si concentra tutta la movida con discoteche, locali per ogni gusto, gente giovane, cocktail a prezzi ridotti e due casinò che restano aperti fino a tarda notte, creando un’atmosfera sempre accesa.
Gozo è l’isola "sorella minore" di Malta, più piccola, tranquilla e piena di verde, è raggiungibile facilmente in traghetto o in barca ed è ideale per una gita in giornata o per chi vuole scoprire un lato più autentico, naturale e rilassato del paese con spiagge selvagge, scogliere e silenzi che contrastano con il caos della sorella maggiore.
Infine non si possono non menzionare Bugibba e Mellieha, considerate tra le zone più turistiche e raffinate con lungomari ordinati, strutture moderne, ottimi ristoranti vista mare, l’acquario nazionale e persino un parco acquatico, tutto ciò rende Malta perfetta anche per famiglie e per chi viaggia con bambini o per chi vuole semplicemente staccare dal ritmo della routine.
Malta è una di quelle isole che riescono a sorprenderti per la quantità di esperienze diverse che riesce a offrire in uno spazio così limitato, e la sensazione che si ha visitandola è quella di non averla mai davvero vista tutta, perché ad ogni angolo c’è qualcosa di nuovo da scoprire.





Tutti i video su Malta
Articolo originale del 2019


Non ho mai nutrito una grande passione per il Carnevale, anzi, spesso mi sono ritrovato ad evitarlo proprio perché trovo piuttosto monotono guardare i classici carri che sfilano tra strade affollate di gente dove tutto sembra ripetersi ogni anno sempre allo stesso modo.
Eppure, nel 2019 ho deciso di fare un’eccezione, forse spinto dalla curiosità o semplicemente dal desiderio di vivere qualcosa di nuovo e così ho preso un traghetto in direzione Gozo, la splendida isola sorella di Malta, proprio per vivere il famoso Carnevale di Gozo.
Siamo partiti intorno alle otto di sera già carichi di aspettative e con la voglia di scoprire se, almeno una volta, il Carnevale potesse offrire qualcosa di diverso dal solito.
Arrivati a Gozo ci siamo immersi subito nell’atmosfera festosa: il Carnevale qui si vive soprattutto di sera quando le strade del centro si riempiono di colori, musica e travestimenti, non si tratta solo di ammirare i carri allegorici che sfilano, ma soprattutto di lasciarsi coinvolgere dalla gente del posto, che partecipa in modo attivo e originale spesso indossando costumi ambigui, stravaganti o ispirati ai temi più disparati.
La vera bellezza di questo Carnevale sta proprio nel fatto che non sei uno spettatore passivo: qui tutti vengono trascinati nel vortice della festa tra balli improvvisati per strada, risate e incontri con persone provenienti da ogni parte dell’isola e non solo.
Quando poi la musica inizia a suonare, l’intera città si trasforma in una gigantesca discoteca a cielo aperto dove il confine tra pubblico e protagonisti si dissolve e ognuno diventa parte della festa; si balla, si beve, si chiacchiera nei bar e si vive la notte senza pensieri in un’atmosfera unica che, personalmente, non avevo mai trovato in nessun altro Carnevale.
Siamo tornati in albergo solo il giorno dopo, stanchi ma felici, e con la sensazione di aver vissuto qualcosa di autentico e alternativo rispetto alle solite celebrazioni.
Se anche tu, come me, non sei un amante del Carnevale ti consiglio davvero di provare almeno una volta quello di Gozo: qui la festa non si guarda, si vive, e ti lascia addosso una leggerezza e un’allegria che difficilmente dimenticherai.
Il carnevale di Gozo 2019

Ancora oggi, quando penso a quella notte di Capodanno del 2020 a Malta, sento tornare alla mente un turbinio di emozioni e immagini vivissime perché fu un’esperienza che spezzò davvero la monotonia dei soliti festeggiamenti.
Desideravo qualcosa di diverso, un capodanno fuori dagli schemi ma senza dover spendere cifre esagerate, così, quasi d’istinto, scelsi Malta, una meta che conoscevo già e che mi aveva sempre lasciato il desiderio di tornarci, ma quella volta sarebbe stato tutto diverso: la notte di San Silvestro avrebbe acceso l’isola come mai prima.
Quello che mi colpì più di tutto fu la quantità impressionante di persone che si riversarono nelle strade di Paceville, la vera anima notturna dell’isola, un miscuglio colorato di ragazzi, adulti, coppie e gruppi di amici di ogni età e nazionalità, tutti accomunati dalla voglia di lasciarsi alle spalle il vecchio anno e vivere una notte di pura follia.
Le discoteche (che prima del Covid erano gratuite e aperte a tutti senza alcun biglietto d’ingresso) erano strapiene: la gente entrava e usciva continuamente cambiando locale anche solo per il gusto di vedere cosa succedeva dentro le altre sale e l’atmosfera sembrava elettrica, quasi surreale.
Ricordo che, col passare delle ore, era evidente come molti fossero totalmente ubriachi, complici i drink a prezzi bassissimi e la voglia di divertirsi senza freni, e inevitabilmente la notte fu segnata da diverse risse sia dentro che fuori dai locali, piccoli e grandi episodi che rendevano tutto ancora più imprevedibile.
Nonostante l’eccesso e qualche momento di tensione, la presenza delle forze dell’ordine era costante: poliziotti e ambulanze presidiano sempre la zona di Paceville e durante quella notte intervenivano ogni volta che la situazione rischiava di sfuggire di mano portando via chi creava problemi e soccorrendo chi aveva alzato troppo il gomito.
A Malta, infatti, dopo una certa ora è severamente vietato bere alcolici per strada o consumare bevande d’asporto ma nella confusione non tutti rispettano la regola e la notte era lunga anche per le forze dell’ordine, la festa andò avanti fino all’alba, tra luci, musica e risate e il giorno dopo la città sembrava svuotata, quasi fosse stata messa in pausa dopo un’esplosione di energia collettiva.
Un’altra cosa che ricordo con un sorriso è quanto fosse facile conoscere gente nuova, approcciare ragazze e fare amicizia, grazie a un clima di spensieratezza e libertà che avvicinava tutti anche se bastava poco per trovarsi coinvolti in situazioni spiacevoli perché molte ragazze (spesso già impegnate) vivevano la notte con una libertà che non sempre era gradita ai rispettivi fidanzati, pronti a intervenire se le cose si spingevano un po’ troppo oltre.
Anche i casinò, per chi cercava un’alternativa ai locali, erano strapieni, tanto che per tesserarsi ed entrare bisognava avere pazienza e fare lunghe file.
In definitiva, Malta resta una meta perfetta per chi ama la vita notturna senza regole, la musica a tutto volume, la possibilità di incontrare persone da ogni parte del mondo e vivere esperienze che, nel bene e nel male, restano dentro per sempre.
Quella notte ho conosciuto italiani, inglesi, russi, maltesi, americani, tutti uniti dallo stesso desiderio di divertirsi e condividere un capodanno che, nonostante tutto, è stato uno dei più belli e intensi della mia vita.
Capodanno a Malta 2020

Ho scritto spesso di Malta, raccontando le sue mille sfaccettature e condividendo l’entusiasmo che per anni ho provato ogni volta che mettevo piede su quest’isola nel cuore del Mediterraneo. Tuttavia, sento il bisogno di un aggiornamento sincero, perché dopo il periodo Covid qualcosa è profondamente cambiato e, purtroppo, non in meglio.
Malta, che per tanto tempo era rimasta in cima alla mia lista di mete preferite, oggi non occupa più quel posto nel mio cuore e il motivo principale riguarda proprio la sua famosa vita notturna che era il vero motivo per cui molti, me compreso, sceglievano di tornarci ancora e ancora.
Di giorno la situazione sembra quasi invariata: i casinò, le spiagge e la routine quotidiana scorrono come sempre, con quell’atmosfera familiare e solare che ho imparato a conoscere, è con il calare della notte che si percepisce il cambiamento.
Storicamente, la movida maltese aveva il suo centro pulsante a Paceville, tra una miriade di locali e discoteche uno accanto all’altro con la grande caratteristica che tutti erano gratuiti e che l’anima della festa era proprio la libertà di passare da un locale all’altro, entrando e uscendo senza vincoli, lasciandosi trasportare dall’energia del momento. Adesso, purtroppo, questo non esiste più.
La nuova realtà vede la maggior parte delle discoteche diventate a pagamento, e se il costo dell’ingresso in sé potrebbe anche essere accettabile il vero problema nasce dal fatto che non si può più vivere la notte “alla maltese”: si è costretti a fare lunghe file, spesso anche di un’ora, pagare l’ingresso e, se poi si vuole cambiare locale si deve ricomincia tutto da capo.
La serata si trasforma così in una continua attesa, tra una fila e l’altra, spendendo molti più soldi ma ricevendo in cambio un’esperienza molto più limitata senza quella sensazione di libertà e improvvisazione che ha sempre reso unica Paceville.
Un’altra novità, pensata forse come incentivo, è che con il prezzo dell’ingresso vengono offerte alcune consumazioni gratuite (quattro o cinque drink), ma per chi come me non beve alcolici si tratta di un vantaggio del tutto inutile: ci si ritrova a pagare per un servizio che non si utilizza, aumentando la sensazione di frustrazione, inoltre rispetto al passato il numero dei locali si è notevolmente ridotto, molti aprono solo dal giovedì o venerdì fino al weekend e il risultato è che la massa di ragazzi che prima si distribuiva tra decine di locali ora si concentra in pochi spazi, rendendo impossibile anche solo muoversi o ballare.
Va detto che esistono ancora alcuni locali (pochissimi, forse due) che hanno deciso di mantenere l’ingresso gratuito, e questa scelta, se da un lato è lodevole, dall’altro finisce per attirare una folla enorme che si riversa tutta nello stesso posto, creando ambienti tanto pieni da risultare quasi invivibili.
Prima del Covid, l’alcol a basso prezzo favoriva il consumo e i locali guadagnavano proprio grazie al continuo via vai di giovani che, passando liberamente da un club all’altro, garantivano movimento e una distribuzione omogenea della clientela, rendendo tutto più gestibile e piacevole.
Personalmente, credo che questa scelta di marketing, se non verrà rivista rapidamente rischi di condannare Paceville a un lento declino portando con sé la fine di quel mito della movida maltese che aveva reso l'isola così speciale per chi amava la libertà, il divertimento e la leggerezza delle notti mediterranee.
Malta resta sempre bellissima, ma la magia delle sue notti, almeno per ora, sembra essersi spenta.
Malta Post Covid 2022

Foto di Sliema e St. Julian's






























La Valletta Natale 2020


























La Mdina


























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