🛳️ In Crociera con la SCUOLA (2013-2014) 📖

Non è facile trovare le parole giuste per descrivere l’esperienza della crociera di maturità, anche perché nel mio caso è stata "doppiamente" particolare.

IN CROCIERA2016CROCIERE 2016-2018

Dott. Gabriele Giacopino

1/1/20162 min leggere

Non è facile trovare le parole giuste per descrivere l’esperienza della crociera di maturità, anche perché nel mio caso è stata doppiamente particolare: ho avuto la "fortuna"  di partecipare a ben due crociere, una con i miei ex compagni dopo essere stato bocciato in quarta superiore, e l’altra l’anno successivo, con i miei nuovi compagni di quinta.

Due gruppi diversi, due atmosfere diverse, ma lo stesso entusiasmo di chi sta per salutare la scuola e si affaccia per la prima volta sul futuro universitario o lavorativo, anche se nel mio caso la prima crociera era una magra consolazione dopo la bocciatura.

Quelle due crociere sono state le prime esperienze vere e proprie a bordo di una nave, e a ripensarci oggi mi viene da sorridere nel ricordare quanto le abbia vissute in maniera completamente diversa rispetto a come affronto una crociera adesso.

Frequentavo una scuola superiore quasi tutta maschile, e così ci siamo ritrovati, in periodo invernale (Marzo-Aprile) su una nave popolata quasi esclusivamente da ragazzi, con pochissime ragazze e non potevamo andare al casinò né bere alcolici.

Eppure, proprio questa semplicità, questa mancanza di “distrazioni” e di grandi aspettative, ha reso tutto ancora più genuino.

Ricordo perfettamente come bastasse poco per divertirsi: bastava essere insieme, inventarsi giochi nei corridoi, ridere per ore, raccontarsi segreti e vivere ogni momento come se fosse irripetibile.

Ci sono stati anche momenti indimenticabili, come quella sera in cui il mare era particolarmente mosso: mentre quasi tutti preferivano restare in cabina, trasformando la nave in una specie di nave fantasma, io e pochi altri eravamo ancora in giro a goderci l’atmosfera surreale.

Uno dei miei compagni si sentì male a causa proprio del mal di mare, ma anche quella divenne una storia da raccontare per anni.

E poi ci sono quelle piccole “chicche” che rendono ogni viaggio memorabile come la misteriosa sparizione dei soldi di un mio amico: lui aveva lasciato il portafoglio in cassaforte, sicuro che nessuno potesse toccarlo, eppure ad un certo punto si trovò quasi senza soldi.

Si scatenarono mille ipotesi: qualcuno diceva che li avesse spesi senza rendersene conto, altri che fosse stato un furto, ma la cassaforte risultava chiusa e nessun accesso sospetto era stato registrato, alla fine la verità non è mai venuta fuori.

Ripensando oggi a quelle crociere mi rendo conto di quanto la vera ricchezza di quei giorni fosse proprio la compagnia e la spensieratezza: bastava essere insieme per sentirsi invincibili, senza pensieri né ansie per il futuro, proprio per questo quelle esperienze restano tra le più belle e autentiche della mia vita.

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