
📝 Il villaggio LIBERTINO: Cap D'Agde 📖 🎥 📎
Avevo già sentito parlare parecchio di Cap D’Agde, questo famoso villaggio “libertino” nel sud della Francia, e sapevo più o meno cosa aspettarmi, ma la curiosità di vedere tutto con i miei occhi era troppo forte per resistere.
RACCONTI DI VIAGGIO2025RACCONTI 2025-2026CONSIGLIATI
Dott. Gabriele Giacopino
7/21/20253 min read

Sicurezza/pulizia
★★★★
★★★★
★★★★★
★★★★
★★★★★
Accoglienza/€
Attrazioni
Vita Diurna
Vita Notturna
Valutazione di Cap D'Agde

Il nostro viaggio in quel di Cap D'Agde è iniziato da Montpellier, città in cui siamo atterrati e dista circa 50 minuti di auto dal villaggio naturista più famoso d'Europa.
Se non lo hai già fatto ti invito a prendere visione dell'articolo dedicato a Montpellier e a guardare i video dedicati alla mia avventura in questo luogo "fuori dal mondo".
Avevo già sentito parlare parecchio di Cap D’Agde, questo famoso villaggio “libertino” nel sud della Francia e sapevo più o meno cosa aspettarmi, ma la curiosità di vedere tutto con i miei occhi era troppo forte per resistere, nel 2025 ho quindi deciso di partire per scoprire di persona cosa si nasconde davvero dietro la fama che precede questo luogo "fuori dal comune".

Arrivati al villaggio, abbiamo subito fatto il check-in presso il Camping Otra Rene, una delle tante strutture immerse nel cuore pulsante di Cap D’Agde, a proposito di questo Camping ti invito a guardare il video dedicato dove racconto la mia disavventura proprio con il Camping.
Fin dai primi minuti è impossibile non lasciarsi travolgere dall’atmosfera che si respira: un mix di libertà assoluta, curiosità, energia e anche un pizzico di trasgressione che si avverte in ogni angolo.
Il villaggio è davvero grande, diviso in aree tematiche per tutti i gusti e tutte le esigenze: dalla tranquillità delle zone family-friendly perfette per chi cerca relax e riservatezza, ai quartieri e le spiagge “hot” dove tutto diventa possibile.
La spiaggia, enorme e suggestiva, è a sua volta suddivisa in sezioni ben distinte: da una parte regna la serenità delle famiglie e dei bambini, dall’altra si aprono mondi più audaci e libertini con scene che sfidano ogni immaginazione e che, talvolta, possono risultare eccessive anche per chi si crede di mentalità aperta.
Durante la mia permanenza non sono mancati momenti surreali: mi è capitato addirittura di imbattermi nelle riprese di un film per adulti girato in pieno giorno sulla battigia senza che nessuno sembrasse particolarmente sorpreso o infastidito, qui la regola è vivi e lascia vivere, sempre.
Il villaggio, al di là della spiaggia, si sviluppa in diversi complessi residenziali, hotel, centri commerciali e negozi dove è letteralmente possibile acquistare di tutto è rigorosamente “in libertà” nel rispetto dello stile naturista.
Non manca un piccolo porto che rappresenta il cuore pulsante della vita sociale e notturna: bar, ristoranti, pizzerie e soprattutto i famosi club che rappresentano il punto di ritrovo di chi cerca svago e nuove conoscenze.
Va detto però che i prezzi sono decisamente alti: una semplice pizza può arrivare a costare anche 20 euro e il concetto di low-cost qui sembra non esistere, i bar propongono musica, drink e un’atmosfera festosa, però chiude tutto presto, intorno all’una e mezza di notte lasciando il testimone alle notti infinite dei "club".
Ed è proprio qui che, secondo me, il villaggio mostra la sua parte più controversa, i club, tanto celebrati, spesso si rivelano meno entusiasmanti del previsto: a parte uno o due locali di qualità la maggior parte sono luoghi ibridi dove si mischiano curiosi, avventurieri della notte e chi cerca solo di esagerare con l’alcol, rovinando l'atmosfera.
Le feste private risultano molto più piacevoli, genuine e interessanti rispetto ai bar o ai club più gettonati che come dico nel mio video sono deludenti.
Consiglio vivamente di informarsi prima di scegliere dove passare la serata: una semplice ricerca su Google mostra chiaramente che solo due club ottengono recensioni alte, mentre la maggioranza si ferma a uno o due stelle su cinque, meglio essere preparati che ritrovarsi delusi.
In definitiva, Cap D’Agde è un luogo unico e gigantesco dove il senso di libertà supera ogni aspettativa.
Certo, qualche miglioramento nella gestione della vita notturna non guasterebbe e sarebbe auspicabile vedere più attenzione nei controlli nei locali, ma dubito che qualcosa cambierà.
Un ultimo consiglio: se, come me, siete sui trent’anni e desiderate una clientela più giovane e dinamica il periodo migliore è luglio o agosto, perché a giugno si trovano persone più grandi.
Cap D’Agde resta una destinazione che consiglio di vivere almeno una volta nella vita per respirare quell’atmosfera di totale libertà e scoprire un modo di viaggiare e socializzare che non ha eguali in Europa.


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